Statuto, Contributi & Policy tutela Minori

STATUTO della “Associazione Sportiva Dilettantistica FITNESS 4
REVOLUTION”

Articolo 1
Comparto Normativo – Denominazione – Sede – Durata – Oggetto sociale – Ambito di operatività

È costituita, ai sensi degli artt. 14 e seguenti del Codice Civile l’Associazione denominata: “Associazione Sportiva Dilettantistica FITNESS 4 REVOLUTION”. Le norme sull’ordinamento interno sono altresì ispirate a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell’elettività delle cariche sociali in ossequio ai principi di cui all’articolo 90 del DL 289/2002 e del D.Lgs 36/2021. L’Associazione potrà richiedere il Riconoscimento Giuridico secondo le modalità di legge, laddove ne avesse i necessari requisiti; ai fini sportivi l’Associazione è riconosciuta dalle FSN/DSA/EPS cui si affilierà.
L’Associazione ha la propria sede legale in Concordia Sagittaria (VE), in Via Paludetto, n. 6. Il trasferimento della sede legale all’interno del Comune di Concordia Sagittaria (VE) può essere deliberato dall’organo di amministrazione (il Consiglio Direttivo) e in tal caso non comporta modifica statutaria, ma l’obbligo di comunicazione agli uffici competenti. L’Associazione ha durata illimitata. L’Associazione può istituire sedi secondarie locali, in tutta Italia.
L’Associazione non ha scopo di lucro né diretto né indiretto, così come definito all’articolo 8 del D.Lgs 36/2021, ed opera in ambito nazionale; ai sensi del D.Lgs 36/2021 inoltre, essa esercita, organizza e gestisce, in via stabile e principale, attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica.
Il sodalizio si conforma alle norme e alle direttive degli organismi dell’ordinamento sportivo, con particolare riferimento alle disposizioni del CONI nonché agli Statuti ed ai Regolamenti delle FSN/DSA/EPS cui l’associazione si affilia mediante domanda deliberata dal Consiglio Direttivo.

Articolo 2
– Fine Istituzionale e Attività –

L’associazione è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. Essa opera per fini sportivi, ricreativi e culturali per l’esclusivo soddisfacimento di interessi collettivi, tramite l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche (come già richiamato all’articolo 1), compresa l’attività didattica per l’avvio e l’aggiornamento e il perfezionamento nelle attività sportive.
L’associazione si propone di:
a) promuovere e sviluppare attività sportive dilettantistiche, in particolare lo sport della Ginnastica nella disciplina dell’Attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute ed al fitness (tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il Crossfit e lo Yoga), lo sport della Pesistica nelle discipline della Pesistica Olimpica e della Cultura Fisica (Biathlon Atletico, Sviluppo Muscolare, Braccio di Ferro, Palestriadi, Power Games, attività con sovraccarichi e resistenze finalizzate al fitness e al benessere fisico), lo sport del Powerlifting nella disciplina del Powerlifting, ed eventualmente, anche ogni altra disciplina sportiva riconosciuta dal CONI;
b) organizzare manifestazioni sportive in via diretta o collaborare con altri soggetti per la loro realizzazione;
c) studiare, promuovere, sviluppare e adottare nuove metodologie per migliorare l’organizzazione e la pratica dello sport e formare gli esperti in grado di proporle;
d) gestire impianti, propri o di terzi, adibiti a palestre, campi e strutture sportive di vario genere;
e) organizzare squadre sportive o singoli atleti per la partecipazione, a titolo solo esemplificativo e non esaustivo, a campionati, gare, concorsi, manifestazioni o iniziative di diverse discipline sportive;
f) indire corsi di avviamento agli sport, attività motoria e di mantenimento, corsi di formazione e di qualificazione per operatori sportivi;
g) organizzare eventi ed attività ludiche, ricreative e culturali a favore di un migliore utilizzo del tempo libero degli iscritti e della comunità (a titolo esemplificativo e non esaustivo, attività di pre e dopo scuola, centri estivi e camp sportivi), anche di
somministrazione alimenti e bevande o turistiche; h) collaborare con altre organizzazioni nazionali ed internazionali che promuovono le medesime discipline sportive. L’Associazione non può svolgere attività diverse da quelle sopraindicate ad eccezione di quelle strumentali o secondarie a quelle istituzionali, secondo i criteri e i limiti definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità politica da esso delegata in materia di sport, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023

Articolo 3
– Associati e Tesserati –

A. Possono far parte dell’Associazione tutti coloro che ne condividono gli scopi fissati dallo Statuto e vogliono dare il proprio contributo personale e/o finanziario al perseguimento degli stessi. È espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Chiunque voglia aderire all’Associazione deve:
– presentare domanda scritta, sulla quale decide il Consiglio Direttivo a maggioranza;
– dichiarare di accettare le norme dello Statuto e dell’eventuale regolamento di attuazione;
– versare la quota annuale fissata dal Consiglio Direttivo.
La mancata ammissione deve essere motivata.
Gli associati si distinguono in fondatori, ordinari, onorari:
– gli associati fondatori sono coloro che hanno partecipato alla costituzione dell’Associazione;
– gli associati ordinari sono tutti coloro che aderiscono successivamente alla costituzione dell’Associazione, previa presentazione di apposita domanda scritta e relativa ammissione;
– gli associati onorari sono dichiarati tali dal Consiglio Direttivo per aver svolto attività particolarmente significative per la vita dell’Associazione o per notorietà e particolari meriti.
Tutti gli associati maggiorenni in regola col pagamento della quota sociale annuale hanno diritto a:
– partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
– candidarsi per ricoprire le cariche associative;
– partecipare alle Assemblee con diritto di voto attivo e passivo;
– votare per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina di tutti gli organi direttivi
dell’associazione. Tutti gli associati hanno i seguenti doveri:
– osservare lo Statuto nonché l’eventuale regolamento di attuazione e le delibere assunte dagli organi sociali nel rispetto delle disposizioni statutarie;
– collaborare con gli organi sociali per la realizzazione delle attività volte a compiere il Fine Istituzionale dell’Associazione (articolo 2);
– astenersi dall’intraprendere iniziative in contrasto con gli scopi dell’Associazione;
– pagare la quota associativa con le modalità e nei termini fissati dal Consiglio Direttivo.
B. Il tesserato è colui che si iscrive alle attività dell’Associazione come atleta (e non necessariamente anche come socio) con la finalità di:
– imparare o perfezionarsi in una o più discipline sportive;
– partecipare ai campionati o alle gare o alle manifestazioni della federazione sportiva nazionale, disciplina sportiva associata o ente di promozione sportiva alla quale l’Associazione è affiliata.
Il tesserato ha il dovere di rispettare ogni regola fissata dal Coni o dalla FSN/DSA/EPS cui l’associazione è affiliata.
A partire dall’entrata in vigore della Riforma dello Sport e dei relativi decreti attuativi, il presente punto B. sarà sostituito da quanto previsto dagli articoli 15 e 16 del D.Lgs 36/2021.

Articolo 4
– Perdita dello status di associato –

Gli associati cessano di appartenere all’Associazione per recesso, decadenza, esclusione e per causa di morte. L’associato può recedere in qualunque momento dall’Associazione; il recesso deve essere comunicato per iscritto al Consiglio Direttivo e ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatto almeno 3 mesi prima.
Decade l’associato che, nonostante la messa in mora, non provveda a mettersi in regola con il pagamento della quota associativa annuale nei termini indicatigli.
L’esclusione è deliberata dall’Assemblea per gravi motivi e previa contestazione degli stessi, con assegnazione di un termine di 30 giorni per la formulazione di eventuali controdeduzioni.
In particolare, l’esclusione può essere deliberata nel caso in cui l’associato:
– abbia danneggiato moralmente e materialmente in modo grave l’Associazione;
ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023
– non abbia ottemperato in modo grave alle disposizioni dello statuto, ai regolamenti interni o alle deliberazioni assunte dagli organi sociali.
L’associato può ricorrere all’autorità giudiziaria entro 6 mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione. Nel caso sia istituito il Collegio dei Probiviri l’associato ricorrerà preliminarmente a tale organo, nel caso in cui non sia istituito il Collegio dei Probiviri l’associato ricorrerà preliminarmente alla prima Assemblea degli Associati utile. Nei casi espressamente previsti dai Regolamenti di Giustizia del Coni sarà possibile ricorrere al Collegio arbitrale del Coni stesso.
Gli associati che abbiano receduto o siano stati esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’Associazione, non possono ripetere (cioè richiedere in giudizio) i contributi versati e non hanno alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione.

Articolo 5
– Organi sociali –

Sono Organi dell’Associazione:
– l’Assemblea degli associati (ordinaria e straordinaria);
– il Consiglio Direttivo;
– il Presidente;
– il Collegio dei Revisori dei Conti (se costituito nei casi previsti dalle norme di legge);
– Il Collegio dei Probiviri (se costituito).
Vige il rispetto della democrazia interna. Le cariche elettive vengono ricoperte a titolo gratuito salvo il rimborso delle spese sostenute in nome e per conto dell’Associazione (preventivamente autorizzate dal Consiglio Direttivo ed adeguatamente documentate) e salvo eventuali compensi per il consiglio direttivo purché non siano superiori al compenso massimo previsto per i presidenti dei collegi sindacali delle Spa di cui al D.P.R. 645/1994 e D.L. 239/1995 convertito dalla Legge 336/1995. Tutti gli organi sociali sono liberamente eleggibili.

Articolo 6
– Assemblea degli Associati –

L’Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione. Tutti gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa annuale hanno diritto di partecipare alle Assemblee sia ordinarie che straordinarie.
L’Assemblea ordinaria indirizza tutta l’attività dell’Associazione ed in particolare:
– approva le linee generali del programma di attività per l’anno sociale;
– approva il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (da qui in poi R.E.F.A.) dell’anno precedente entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario ed eventualmente un Bilancio di Previsione per l’anno in corso;
– elegge i membri del Consiglio Direttivo;
– elegge i membri del Collegio dei Revisori dei Conti (se costituito);
– elegge i membri del Collegio dei Probiviri (se costituito);
– delibera i regolamenti e le loro modifiche;
– delibera su tutte le questioni attinenti la gestione dell’Associazione che il Consiglio Direttivo riterrà di sottoporle;
– delibera in ordine all’esclusione degli associati;
– delibera la partecipazione ad Enti, società e ad altri organismi con finalità statutarie analoghe o strumentali per il raggiungimento degli scopi sociali;
– delibera le azioni di responsabilità contro gli amministratori per fatti da loro compiuti;
– delibera su ogni altra questione ad essa riservata dalla legge o dallo Statuto.
L’Assemblea deve essere convocata dal Presidente dell’Associazione con modalità tali da garantirne la conoscenza personale e diretta da parte degli associati. Le convocazioni devono essere effettuate mediante:
– idoneo avviso individuale, contenente gli argomenti all’ordine del giorno, da inviarsi ai singoli associati almeno 15 giorni prima della data prevista per la riunione;
– idoneo avviso collettivo (ad esempio con la pubblicazione sulla Bacheca Sociale o sul sito web dell’Associazione), contenente gli argomenti all’ordine del giorno, almeno 30 giorni prima della data prevista per la riunione.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, viene convocata dal Presidente del Consiglio Direttivo. L’assemblea ordinaria viene convocata almeno una volta l’anno per l’approvazione dei bilanci/rendiconti ed ogni qualvolta lo stesso Presidente o 1/10 degli associati ne ravvisino l’opportunità.
ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio/Rendiconto e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non possono votare.
Qualora debbano essere affrontate specifiche problematiche possono partecipare all’Assemblea, senza diritto di voto, anche professionisti ed esperti esterni.
L’Assemblea straordinaria, da convocarsi con le modalità previste per quella ordinaria, delibera in ordine alle modifiche statutarie, allo scioglimento dell’Associazione e alla devoluzione del patrimonio che dovesse residuare conclusa la fase di liquidazione.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o, in sua assenza, dal
Vicepresidente o, in assenza di entrambi, dal membro più anziano del Consiglio Direttivo. L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà degli associati con diritto di voto. In seconda convocazione, da effettuarsi dopo che siano trascorse almeno 24 ore dalla prima, l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati con diritto di voto intervenuti o rappresentati. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono assunte col voto favorevole della maggioranza dei presenti. L’Assemblea può riunirsi anche in un luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia (se non avviene in via telematica nel rispetto dei requisiti definiti dalle norme di legge). Per le modifiche statutarie l’Assemblea straordinaria è validamente costituita con la presenza di almeno i 3/4 degli associati con diritto di voto e le deliberazioni sono assunte col voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati con diritto di voto.
Ogni associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato, mediante delega scritta, secondo il principio del voto singolo previsto dal Codice Civile. Ogni associato può essere portatore di un’unica delega. Gli associati non possono partecipare alla votazione su questioni concernenti i loro interessi e, comunque, in tutti i casi in cui vi sia un conflitto d’interessi. I verbali di assemblea e gli eventuali Rendiconti/ Bilanci approvati o esaminati, contenenti le deliberazioni adottate, devono essere sottoscritti dal Segretario e dal Presidente, e portati a conoscenza degli associati con modalità idonee (nei casi di legge anche attraverso la pubblicazione e/o l’invio agli associati), ancorché non intervenuti.
I verbali di cui sopra sono riportati, a cura del segretario, nell’apposito libro-verbali. Le deliberazioni adottate validamente dall’Assemblea obbligano tutti gli associati anche se assenti, dissenzienti o astenuti.

Articolo 7
– Consiglio Direttivo –

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero di membri non inferiore a 3 e non superiore a 7, eletti dall’Assemblea degli associati. Il Consiglio Direttivo dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili. Possono farne parte esclusivamente gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa. Il Consiglio Direttivo nomina al suo interno il Presidente, il Vice Presidente e il Segretario. Nel caso in cui, per dimissioni o altra causa, uno o più membri del Consiglio vengano a mancare, l’Assemblea (o lo stesso Consiglio Direttivo) può provvedere alla loro sostituzione nominando i primi dei non eletti ed i nuovi nominati rimangono in carica fino allo scadere dell’intero Consiglio; questo meccanismo è attivabile fino ad esaurimento della graduatoria dei non eletti.
Alla scadenza naturale o nel caso in cui venga meno oltre la metà dei membri del Consiglio, l’Assemblea deve provvedere alla nomina del nuovo Consiglio entro il termine massimo di 3 mesi. I consiglieri che, senza giustificato motivo, non intervengano per tre sedute consecutive alle riunioni del Consiglio, sono considerati decaduti.
Il Consiglio Direttivo è organo esecutivo ed è dotato di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che non spettino all’Assemblea e nei limiti di quanto stabilito annualmente dalla stessa.
Il Consiglio Direttivo ha i seguenti compiti:
– curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea;
– redigere i programmi delle attività istituzionali previste dallo Statuto sulla base delle linee approvate dall’Assemblea degli associati;
– redigere i bilanci/rendiconti da sottoporre all’Assemblea per l’approvazione;
– nominare al proprio interno il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario;
– deliberare sulle domande di nuove adesioni;
– pronunciare la decadenza del consigliere che, senza giustificato motivo, non intervenga a 3 sedute consecutive;
– fissare la quota associativa annuale di adesione all’Associazione, gli importi dei contributi di partecipazione alle attività e i corrispettivi specifici per le eventuali attività commerciali;
ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023
– adottare provvedimenti disciplinari, come l’ammonizione, o la sospensione da 1 a 12 mesi. Resta facoltà dei soci soggetti a tali provvedimenti ricorrere contro l’attribuzione di tali provvedimenti alla prima Assemblea degli Associati utile.
Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente; in caso di sua assenza dal Vicepresidente e, in assenza di entrambi, dal Consigliere più anziano.
Il Consiglio è convocato ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno o quando almeno i 1/3 dei componenti ne faccia richiesta. Esso assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole della maggioranza dei suoi membri presenti, ai quali spetta un solo voto. In seno al Consiglio non è ammessa delega. Di ogni seduta del Consiglio Direttivo deve essere redatto apposito verbale dal Segretario che lo deve firmare unitamente al Presidente; i verbali sono riportati nell’apposito libro-verbali del Consiglio Direttivo.
È fatto divieto ai membri del Consiglio Direttivo di ricoprire qualsiasi carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima Federazione Sportiva Nazionale, disciplina sportiva associata o Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI.
Gli amministratori dovranno svolgere il proprio incarico a titolo gratuito salvo quanto previsto all’articolo 5.

Articolo 8
– Presidente –

Il Presidente ha il compito di presiedere l’Assemblea degli associati nonché il Consiglio Direttivo, coordinandone i lavori. Al Presidente è attribuita la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte ai terzi ed in giudizio, cura l’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio, coordina le attività dell’Associazione, ha i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In caso di necessità ed urgenza il Presidente può esercitare i poteri del Consiglio Direttivo e adottare provvedimenti, riferendone tempestivamente allo stesso ed in ogni caso nella riunione immediatamente successiva, per la ratifica. In caso di sua assenza o impedimento, le sue funzioni spettano al Vicepresidente.

Articolo 9
– Collegio dei Revisori dei Conti –

Il Collegio dei Revisori dei Conti è un organo opzionale composto (salvo nei casi in cui la sua nomina sia obbligatoria per legge) da 3 membri effettivi e 2 supplenti nominati dall’Assemblea degli associati fra associati o terzi che siano in possesso di adeguate competenze economico-contabili, nei casi previsti dalla legge. I revisori non possono essere contemporaneamente membri del Consiglio Direttivo o del Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Revisori dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili. Il Collegio elegge al proprio interno il Presidente. Nel caso in cui, per dimissioni o altra causa, uno dei Revisori decada dall’incarico, subentra il Revisore supplente più anziano di età che rimane in carica fino allo scadere dell’intero Collegio.
Il Collegio dei Revisori ha il compito di controllare trimestralmente la gestione amministrativo/contabile, di esaminare in via preliminare i bilanci/rendiconti, di redigere una relazione di accompagnamento agli stessi. I Revisori hanno facoltà di partecipare, anche singolarmente, alle riunioni del Consiglio Direttivo senza diritto di voto.
L’attività del Collegio dei Revisori deve risultare da apposito verbale riportato nel libro dei verbali del Collegio dei Revisori, nel quale devono essere riportate anche le relazioni ai bilanci/rendiconti.

Articolo 10
– Vincolo di Giustizia e Collegio dei Probiviri –

L’Associazione si impegna a far rispettare ai propri associati, tesserati, atleti, partecipanti le disposizioni statutarie e regolamentarie proprie della FSN/DSA/EPS cui è affiliata, con conseguente devoluzione ai propri organi di giustizia e arbitrali delle controversie che dovessero insorgere tra gli associati o tra questi e l’Associazione stessa. È tuttavia obbligo delle parti cercare di comporre bonariamente la controversia nell’ambito dell’Associazione attraverso la costituzione del Collegio dei Probiviri.
Il Collegio dei Probiviri è quindi un organo opzionale composto da 3 membri, nominati dall’Assemblea (ove fosse necessario risolvere controversie tra associati o tra gli associati e il Consiglio Direttivo), fra gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa. I probiviri non possono essere contemporaneamente membri del Consiglio Direttivo o dell’Organo di Revisione.
Il Collegio dei Probiviri dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili.
Il Collegio è presieduto da un Presidente eletto a maggioranza fra i suoi componenti.
Il Collegio decide sulle controversie che dovessero insorgere tra associati, tra questi e l’Associazione o i suoi organi. Avverso il giudizio del Collegio, è possibile ricorrere al giudice ordinario.
ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023

Articolo 11
– Patrimonio dell’Associazione –

Il patrimonio dell’Associazione è indivisibile ed è costituito:
– da eventuali beni immobili, mobili registrati e mobili che diverranno di proprietà dell’Associazione o che potranno essere acquistati e/o acquisiti da lasciti e donazioni;
– da contributi, erogazioni, lasciti e donazioni di enti e soggetti pubblici e privati;
– da eventuali fondi di riserva o di accantonamento costituiti con gli avanzi di gestione o utili delle annualità precedenti.
Gli associati, che abbiano receduto o siano stati esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’associazione, non possono ripetere i contributi versati, né hanno alcun diritto sul patrimonio dell’associazione, come previsto dall’articolo 24 del Codice Civile.
Ancora, i contributi degli associati e i beni acquistati con questi contributi costituiscono il fondo comune dell’associazione. Finche questa dura, i singoli associati non possono chiedere la divisione del fondo comune, né pretendere la quota in caso di recesso, in conformità a quanto previsto dall’articolo 37 del Codice Civile.

Articolo 12
– Risorse economiche –

Le risorse economiche dell’associazione sono costituite da:
– quote e contributi degli associati e dei tesserati;
– eredità, donazioni e legati;
– contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubbliche, delle FSN/DSA/EPS a cui l’associazione è affiliata, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
– contributi dell’Unione europea e di organismi internazionali;
– entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
– proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati o ai partecipanti in conformità alle finalità istituzionali derivanti dal
pagamento di corrispettivi specifici (compresi i contributi e le quote supplementari determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto) purché attuati dall’Associazione senza specifica organizzazione e senza che il valore dei corrispettivi ecceda i costi di diretta imputazione;
– erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
– entrate derivanti da iniziative di raccolte fondi;
– altre eventuali entrate commerciali e non previste dalle normative che regolano le Associazioni Sportive Dilettantistiche (tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo, quelle previste per le entrate diverse di cui all’articolo 2 del presente statuto, quali: i proventi derivanti da sponsorizzazione, promo-pubblicitari, cessione di diritti e indennità legate alla formazione degli atleti e dalla gestione di impianti e strutture sportive);
– altre entrate compatibili previste dalle normative che regolano gli Enti Non Commerciali italiani.
Ogni quota o contributo associativo è intrasmissibile e non rivalutabile ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte.
L’associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
Tutte le entrate ed eventuali avanzi di gestione sono destinati esclusivamente alla realizzazione delle finalità dell’associazione.

Articolo 13
– Rendiconto Economico Finanziario Annuale (R.E.F.A.) –

L’esercizio sociale dell’Associazione ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio Direttivo redige il R.E.F.A., dal quale devono risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti e le spese effettuate, e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea degli associati entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Il Consiglio Direttivo redige, se richiesto dalle norme di legge, dagli associati o da Enti Pubblici per la partecipazione a gare/ bandi/ concorsi/ appalti e simili il bilancio preventivo, che deve contenere le previsioni di entrata e di spesa, e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea degli Associati entro 4 mesi dall’inizio del nuovo esercizio sociale. Gli eventuali utili ed avanzi di gestione devono essere obbligatoriamente destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio associativo.

Articolo 14
– Liquidazione e devoluzione del patrimonio –

ESENTE DA IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELL’ART. 27- BIS DELLA TABELLA DI CUI ALL’ALLEGATO B D.P.R. 26/10/1972, N. 642, COME MODIFICATO DAL COMMA 646, ART. 1 LEGGE 30/12/2018, N. 145
ESENTE DA IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI DEL COMMA 2 BIS DELL’ART. 12 DEL D.LGS 36/2021, COME MODIFICATO DAL COMMA 6 LETTERA A), ART.1 D.LGS 120/2023
Lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio vengono disposti con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria approvata con il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati con diritto di voto.
L’eventuale patrimonio residuo, ultimata la procedura di liquidazione effettuata secondo quanto stabilito dalle disposizioni di attuazione del codice civile, sarà devoluto ad altri Enti/Istituti sportivi aventi finalità sportive uguali o analoghe e operanti nel territorio sentito (se costituito) l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, salvo diversa destinazione imposta dalla legge e sempre nel rispetto di quanto previsto all’articolo 7) comma 1) lettera h) del D.Lgs 36/2021.

Articolo 15
– Clausole speciali di garanzia dell’assenza di scopo di lucro –

È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominati, a soci o associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di qualsiasi altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto. Ai sensi e per gli effetti di cui al presente comma, si applica l’articolo 3, comma 2, ultimo periodo, e comma 2-bis, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112.

Articolo 16
– Disposizioni finali –

Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto si applicano le disposizioni dello statuto e dei regolamenti del CONI e della FSN/DSA/EPS a cui l’associazione è affiliata ed in subordine le norme del Codice Civile Italiano. Dal momento della loro entrata in vigore inoltre, si dovranno intendere qui integrati i dettami, ove pertinenti, del D.Lgs 36/2021 (comunemente definito quale “Riforma dello Sport”).

 

 

 

 

Come previsto dalla legge 124/2017, di seguito pubblichiamo i vari contributi ricevuti dalla nostra associazione:

A.S.D Fitness 4 rEvolution

18/11/2020 ORD: AG.ENTRATE PAG URG COVID19-ROMA-IT
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA 0100066081714804480324203242IT DEL 18.11.20 BIC: BITAITRRXXX INF:RI: /BENEF/CONTRIBUTO ART. 25 DL N. 34 DEL 2020 C.F. 92037910277 Rif Banca: 0480001039900002
2.000,00
26/11/2020 ORD: AG.ENTRATE PAG URG COVID19-ROMA-IT
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA 0100066108171104480324203242IT DEL 26.11.20 BIC: BITAITRRXXX INF:RI: /BENEF/CONTRIBUTO ART. 1 DL N. 137 DEL 2020 C.F. 92037910277 Rif Banca: 0480001037600003
4.000,00
17/12/2020 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA ZZ18W1M1DORNQJU2GZZ18W1M1I0CU80O6W DEL 17.12.20 BIC: BNLIITRRXXX INF:EE: PCM-20201216-17:08-2965 RI: Fondi DL 30/11/2020 n 157 art 10 CAUS: SUPP Rif Banca: 0480001013500005
7.900,00
04/06/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
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4.050,00
15/10/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCEDE 96 00187 ROMA RM
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2.200,00
22/12/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
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2.500,00

 

 

POLICY PER LA

TUTELA DEI MINORI

 

 

DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1 – Ambito di applicazione

Questa policy è rivolta a tutti coloro che ricoprono un ruolo o sono coinvolti a qualsiasi titolo nel percorso di crescita e formazione dei giovani atleti/allievi e delle giovani all’interno della Società, siano essi Dirigenti, membri dello Staff Tecnico, genitori o atleti.

 

Articolo 2 – Finalità

Questo documento è stato elaborato e diffuso per definire linee guida e procedure utili a coloro che lavorano con e per i minori in ambito sportivo.

 

Articolo 3 – Glossario Abuso

Uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di qualcosa o incapacità di agire nel modo corretto che si traducono in un danno, o nel rischio di arrecare un danno, per un minore, tale da comprometterne lo sviluppo. Sono da ritenersi inclusi nella definizione: l’abuso fisico, emotivo/psicologico e sessuale, trattamento negligente, incuria, violenza e sfruttamento in tutte le forme, anche se perpetrati attraverso l’utilizzo di strumenti digitali (online).

Bambini/Ragazzi/Minori

Ogni soggetto di età inferiore ai diciotto anni.

Bullismo

Comportamenti ripetuti e atti ad intimidire o turbare un soggetto che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura ad es. insulti, esclusione o isolamento, diffusione di notizie infondate, comportamenti che mettano il soggetto in imbarazzo nei confronti di un pubblico più o meno vasto o davanti ai coetanei, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima.

Controlli parametro

Controlli e verifiche effettuati per lo screening e per le valutazioni dello status quo al fine dell’implementazione della policy.

Danno

Azione o omissione che compromette la sicurezza e il benessere di un soggetto.

Emotivo

Maltrattamento emotivo reiterato e tale da causare gravi e persistenti effetti sullo sviluppo emotivo del bambino attraverso aggressioni e violenze verbali o pressioni psicologiche. Può includere il tentativo di trasmettere e generare una sensazione di inutilità, di non essere amati, di essere inadeguati o apprezzati soltanto in quanto utili a soddisfare le esigenze di un soggetto terzo. Può influire anche sullo sviluppo generando, nel corso delle età, frequenti status di paura o sensazione di costante pericolo. L’abuso emotivo è elemento caratterizzante di tutti i tipi di abuso ma può verificarsi anche indipendentemente da questi.

Fisico

Danno fisico inflitto ad un minore. Rientrano in questa casistica ma non la esauriscono le azioni volte a: percuotere, colpire, scuotere, lanciare, scottare, soffocare. Viene causato un danno fisico anche quando un genitore o un tutore simulano dei sintomi relativi a problemi di salute, malattie o infortuni o deliberatamente li causano ai danni del minore di cui sono tenuti a prendersi cura.

Negligenza

Trascurare in modo persistente e sistematico i bisogni fisici o psicologici del minore e il loro adeguato soddisfacimento. Può avere conseguenze fisiche ed emotive condizionando soprattutto lo sviluppo psicologico e cognitivo.

Operatore

Allenatore, Istruttore, direttore tecnico, dirigente, direttore di gara, assistente, collaboratore, medico, atleta, membro dello staff o qualsiasi altra persona responsabile di un evento o di un’attività dal punto di vista tecnico, medico o amministrativo-gestionale.

Protezione

Parte della tutela e della promozione del benessere. Si riferisce alle azioni intraprese per tutelare particolari categorie di minori che soffrono o che potrebbero soffrire un danno significativo.

Responsabile Per La Tutela Dei Minori

Persona incaricata e responsabile dell’implementazione e della corretta applicazione della policy per la tutela dei minori e di tutti i documenti e procedure relative.

 

Salvaguardia/tutela

La responsabilità dell’organizzazione di garantire che la disciplina sportiva della ginnastica e pesistica e le relative attività siano svolte in un ambiente sicuro e positivo in modo tale che possano sempre rappresentare un’esperienza piacevole per tutti i bambini e per tutti i ragazzi che devono essere messi al sicuro da potenziali danni o abusi.

 

Sessuale

L’abuso sessuale ricomprende i casi di aggressione sessuale e gli atti o le situazioni inappropriati che il minore non è in grado di comprendere e per i quali non è quindi possibile fornire un consenso in quanto il soggetto non è ancora cognitivamente e psicologicamente preparato ad affrontarli. Tale violazione può comportare un contatto fisico indesiderato, molestie, stupro. Possono essere ricompresi in tale previsione anche attività prive di contatto, come il coinvolgimento di minori che coercitivamente guardano o si rendono protagonisti della produzione di materiale pornografico o vengono incitati nel perpetrare comportamenti sessualmente inappropriati.

 

L’APPROCCIO DELLA ASD ALLA TUTELA DEI MINORI

 

I CINQUE OBIETTIVI

La policy di tutela dei minori e gli strumenti elaborati, sono incentrati su cinque obiettivi o aree di intervento. Il raggiungimento di tali obiettivi è fondamentale sia per la promozione della tutela dei minori sia per un più completo e diffuso rispetto dei valori della disciplina sportiva della ginnastica e pesistica all’interno della associazione.

 

Di seguito i cinque obiettivi:

OBIETTIVO 1: Implementare la policy e gettare le basi per un diffuso intervento nell’ambito della tutela dei minori.

OBIETTIVO 2: Garantire lo studio, l’elaborazione e l’adozione di strumenti e procedure efficaci.

OBIETTIVO 3: Sensibilizzare e formare sulle tematiche relative agli abusi e alla tutela dei minori.

OBIETTIVO 4: Fare gioco di squadra per l’individuazione e la segnalazione di problemi, rischi e pericoli.

OBIETTIVO 5: Misurare, attraverso analisi, feedback e indicatori, il successo e l’efficacia delle iniziative e degli strumenti impiegati nell’ambito della tutela dei minori.

OBIETTIVO 1

  • Responsabilità

La tutela dei minori è responsabilità di tutti.

Tutti coloro i quali sono impegnati, a qualunque livello, titolo e con qualsiasi mansione, nell’organizzazione e nello svolgimento di attività ed eventi all’interno della associazione/società, siano essi collaboratori o tesserati o genitori devono riconoscere ed essere consapevoli dei loro doveri nell’ambito della tutela dei minori e devono agire in modo da promuovere attivamente il benessere dei bambini e dei ragazzi e le loro specifiche necessità. È responsabilità di tutti adottare azioni e misure appropriate e mirate per implementare questa policy.

 

  • Definizione di “tutela dei minori”

Ai fini della policy la “tutela dei minori” è definita come la responsabilità di garantire che la disciplina sportiva della ginnastica e pesistica sia un’esperienza sicura, positiva e divertente per tutti i bambini e per tutti i ragazzi e che i minori siano posti al sicuro da eventuali pericoli o abusi quando sono coinvolti, a qualsiasi titolo, nell’esercizio della disciplina sportiva della ginnastica e pesistica e nelle attività associative.

La tutela dei minori comprende azioni di prevenzione per ridurre le possibilità di pericolo o danno e azioni di risposta per intervenire in modo adeguato. Ciò riflette la necessità di promuovere gli interessi dei minori e rispettare sia le norme internazionali sia la legislazione nazionale, in particolare per quanto riguarda la potenziale violazione delle norme in materia di diritto penale.

Ai fini della presente policy e in linea con la Convenzione delle Nazioni Uniti sui diritti del bambino del 1989, si definisce “bambino” un soggetto di età inferiore ai 18 anni.

  • Cosa si intende per “danno” e “abuso”?

Tutti i soggetti menzionati al punto 1.1.2 devono essere consapevoli del fatto che gli abusi, i danni e le questioni relative alla tutela dei minori sono difficilmente suscettibili di una classificazione univoca. Nella maggior parte dei casi si assiste ad una sovrapposizione e compresenza di più tipologie di abuso o danno arrecato.

Il danno può verificarsi in modalità differenti e comporta genericamente la compromissione della sicurezza e del benessere del bambino. Tale circostanza può essere la conseguenza di un abuso consapevole da parte di un soggetto, ma può anche essere dettata da una formazione carente e fallace che rende tale soggetto privo delle conoscenze e delle competenze necessarie ad adempiere alle sue responsabilità.

L’abuso è il maltrattamento di un minore che provoca o è potenzialmente idoneo a causare danni al bambino o al ragazzo. Un soggetto può abusare di un minore infliggendogli un danno diretto o non riuscendo a prevenire tale danno inflitto da un soggetto terzo. I minori possono subire abusi o maltrattamenti da parte di soggetti noti, in ambiente domestico o presso istituzioni o associazioni. In alternativa, e con un’incidenza assai minore, gli abusi e i maltrattamenti possono essere perpetrati da soggetti estranei (es. via web). Gli abusi e i maltrattamenti possono essere compiuti da un soggetto adulto ovvero da minori.

L’abuso può assumere varie forme: fisico, emotivo/psicologico, sessuale può avere la forma

dell’incuria o della negligenza, della violenza in base a quanto segnalato in apertura.

Anche se i problemi relativi alla tutela dei minori coinvolgono generalmente soggetti adulti, i minorenni possono a loro volta rendersi protagonisti di atti di abuso o maltrattamento. Ciò si verifica normalmente quando il minore è in una posizione di potere o influenza (ad esempio perché di età maggiore o investito di particolare autorità – ad esempio perché capitano della squadra). Questo fenomeno è spesso rubricato come bullismo.

 

  • Rischi particolari nella tutela dei minori

Esistono diverse situazioni molto specifiche in cui possono verificarsi danni o abusi nella disciplina sportiva disciplina sportiva della ginnastica e pesistica.

  • LESIONI FISICHE: ogni sport comporta un rischio di lesioni fisiche e infortuni e la disciplina sportiva della ginnastica e pesistica non fa eccezione. Tuttavia, l’eccessivo desiderio di raggiungere il successo e ottenere una vittoria può comportare una pressione nei confronti dei bambini e dei ragazzi che vengono spinti oltre ciò che sarebbe appropriato e ragionevolmente esigibile, tenuto conto dell’età e dell’abilità. Questo può determinare l’insorgere o l’aggravarsi di infortuni o patologie.
  • PRESSIONI SULLA PRESTAZIONE: la vittoria è una parte importante della disciplina sportiva della ginnastica e della pesistica. Tuttavia, sottoporre gli atleti/allievi e le atlete/allieve ad una pressione eccessiva, nell’intento di raggiungere il successo o di mettersi in mostra, può essere dannoso da un punto di vista psicologico, emotivo e fisico.
  • CURA DELLA PERSONA: spogliatoi, docce e situazioni che implicano uno stretto contatto fisico (ad es. fisioterapia e trattamenti medici) possono offrire opportunità di bullismo, di scattare fotografie o effettuare riprese non appropriate e autorizzate o possono in qualche modo favorire un abuso, soprattutto sessuale.
  • TRASFERTE, VIAGGI E PERNOTTI: I viaggi e le trasferte che prevedono il pernotto presentano numerosi rischi potenziali, tra cui supervisione inadeguata, allontanamento dei minori, accesso all’alcool o a inadeguati contenuti reperibili in tv o sul web, problemi relativi all’uso dei social media e possibilità che si verifichi un abuso, con particolare riferimento all’abuso sessuale.
  • OPERATORI E RAPPORTI PERSONALI: le relazioni che all’interno di un gruppo, squadra vengono a crearsi con l’allenatore o con altri operatori (come ad es. istruttori, dirigenti, fisioterapisti, medici, accompagnatori) è un aspetto importante e positivo. Molti bambini e ragazzi sviluppano relazioni strette e di profonda fiducia con i loro allenatori che hanno spesso un ruolo significativo nella vita dei giovani atleti, soprattutto se questi ultimi non hanno relazioni sane e positive con altri adulti. Tuttavia, mentre molti allenatori costruiscono a loro volta relazioni positive nell’interesse dei minori loro affidati, possono riscontrarsi dei casi in cui l’autorità di tali soggetti e la fiducia in loro riposta possono diventare potenzialmente dannosi per i bambini e per i ragazzi e divenire fonte di abuso.

 

  • Collegamenti con la legislazione o le politiche nazionali

La presente policy stabilisce i requisiti e gli standard minimi per la tutela dei minori. Tutte le azioni intraprese in questo ambito devono essere attuate nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia laddove sia necessario rispettare eventuali requisiti o farsi carico di determinati adempimenti.

 

  •        Azioni extra-sportive

Comportamenti inappropriati o dannosi che si verificano al di fuori delle attività sportive, siano essi individuali o di gruppo, possono a loro volta violare i principi stabiliti nella policy e andare in contrasto con i valori che la disciplina sportiva della ginnastica e pesistica promuove. È pertanto opportuno vigilare sulle situazioni potenzialmente pericolose che possano produrre effetti dannosi anche sulla disciplina sportiva della ginnastica e pesistica e sull’esercizio dell’attività psicomotoria dei bambini e dei ragazzi rimandando la gestione della problematica, laddove necessario, ad altre associazioni o istituzioni preposte.

 

  • Principi chiave alla base della policy

La disciplina sportiva della ginnastica e pesistica deve essere un’esperienza sicura, positiva e divertente per tutti gli atleti/allievi e per tutte le atlete/allieve.

Tutti gli atleti/allievi le atlete/allieve hanno pari diritto alla tutela, alla protezione, alla promozione del loro benessere e alla partecipazione alle attività, indipendentemente dalla loro età, sesso, orientamento sessuale, etnia o background sociale, religione e livello di abilità o disabilità.

Tutte le azioni attuate nell’ambito della tutela dei minori devono perseguire il migliore interesse per i bambini e i ragazzi.

Tutti hanno la responsabilità della tutela e della protezione dei minori. Anche i minori stessi possono giocare un ruolo importante, fornendo un contributo attivo per la loro tutela e quella degli altri bambini e ragazzi, sebbene la responsabilità ultima resti in capo agli adulti.

Le misure di tutela devono essere inclusive e non discriminatorie, considerando che alcuni bambini (come, ad esempio, quelli con disabilità) possono essere maggiormente a rischio di abuso.

Trasparenza e apertura sono essenziali per quanto riguarda la tutela dei minori. Abusi e danni possono verificarsi più frequentemente quando il personale, i volontari, gli operatori sportivi, i bambini, i ragazzi e le famiglie non sono sufficientemente preparati e informati.

Il tema della tutela e della protezione dei minori deve essere affrontato con serietà e professionalità. Se necessario, devono essere attuate misure di tutela che arrivino fino al rinvio della gestione della casistica alle forze dell’ordine e alle agenzie/associazioni di protezione dei minori.

La tutela dei minori è una responsabilità comune che deve essere affrontata in sinergia con tutti i soggetti potenzialmente coinvolti, comprese organizzazioni, agenzie, associazioni, enti governativi.

È necessario mantenere la riservatezza dei dati personali delle persone coinvolte (compreso il nome della persona che segnala l’abuso, il minore vittima dell’abuso e il presunto autore dell’abuso). Tali informazioni, posto il rispetto delle vigenti normative in materia in tutte le azioni intraprese, non dovrebbero essere divulgate, a meno che ciò non sia necessario per la trasmissione di indicazioni che abbiano come scopo quello di garantire la tutela del minore (ad es. laddove si configuri un’ipotesi di reato).

Tutte le azioni intraprese devono muoversi in un contesto di legalità e rispettare tutte le normative vigenti.

 

OBIETTIVO 2

  • Adozione della policy

L’ ASD Fitness 4 Revolution, come associazione che offre attività dedicate a bambini e ragazzi e quindi come soggetto che deve occuparsi anche della loro tutela, ha adottato questa policy congiuntamente ad altri strumenti quali linee guida e codici di condotta.

  • Identificazione dei Delegato per la tutela dei minori

Il ruolo del Responsabile è quello di acquisire le segnalazioni e fornire il primo supporto circa la risposta e l’iter da seguire nel rispetto delle procedure stabilite, nonché quello di vigilare sulla corretta applicazione della policy e degli altri strumenti.

La ASD individua tale figura nella persona del presidente Edoardo Talon.

 

  • Iter di selezione degli operatori sportivi

Verranno introdotte procedure di selezione degli operatori sportivi più sicure per garantire che i candidati siano idonei ad operare nell’ambito dell’attività giovanile e a diretto contatto con minori.

Le procedure di selezione devono prevedere l’acquisizione di documenti e autocertificazioni, nonché verifiche pre e post selezione e inserimento.

Per impedire a soggetti non idonei di lavorare con bambini e ragazzi, nessun operatore sportivo sarà impegnato nelle attività prima che vengano portate a termine tutte le verifiche necessarie e prima che venga acquisita tutta la documentazione richiesta. Ogni operatore sarà poi debitamente formato secondo le linee guida di questa policy e quelle federali.

La documentazione relativa all’iter di selezione sarà debitamente conservata in modo tale da poter consultare tutti i dati dei profili selezionati ma anche i dati relativi alla selezione stessa. Queste informazioni saranno archiviate e conservate nel rispetto della vigente normativa in tema di privacy e tutela dei dati personali.

  • Codici di condotta

A tutte le attività che coinvolgono minori sono applicati dei Codici di Condotta redatti secondo le indicazioni delle FSN e/o EPS a cui si è affiliati.

Tutti i soggetti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività della FSN e/o EPS dovranno prendere visione e sottoscrivere i codici di condotta.

Tutte le violazioni dei codici di condotta dovranno essere tempestivamente contestate e notificate per il tramite del Responsabile per la Tutela dei Minori.

In caso di segnalazione di sospettata violazione del codice di condotta, l’accertamento dei fatti sarà condotto dal Responsabile per la Tutela dei Minori assieme ad un consulente psicologico appositamente nominato.

Come soggetto impegnato in prima linea nella tutela dei minori, la ASD adopererà tutte le misure necessarie per prevenire eventuali casi di violazione dei codici di condotta da parte dei collaboratori. Qualora dovessero verificarsi delle violazioni verranno intraprese le azioni per la cessazione delle stesse e la sanzione dei soggetti responsabili.

I codici di condotta si applicano fatte salve eventuali sanzioni comminate dalle autorità competenti qualora le violazioni abbiano assunto rilevanza penale.

 

  • Supervisione e impiego degli operatori sportivi nelle attività

La ASD potrà prevedere, ove necessario, attraverso la razionalizzazione di spazi, tempi e risorse umane, la compresenza di almeno due istruttori per ogni attività, e comunque in numero adeguato alla presenza di utenti tenuto conto del contesto, dell’età e della abilità dei bambini e dei ragazzi coinvolti.

In caso di assistenza sanitaria i minori hanno diritto alla presenza di un coetaneo o di un adulto da loro designato che affianchi il medico o l’operatore sanitario che sta somministrando l’assistenza o il trattamento.

I bambini e i ragazzi non dovrebbero ricevere cure personali (es assistenza durante la doccia) da parte degli operatori sportivi né dei genitori. Se non sono in grado di portare a termine autonomamente tali attività a farsi carico dell’assistenza sarà un soggetto incaricato dal Responsabile per la Tutela dei Minori.

  • Visitatori e spettatori

La ASD si impegna, nel corso di attività e competizioni che prevedano il libero accesso alla struttura sede dell’evento, a condividere con i visitatori e gli spettatori i principi della policy della quale devono essere accettate le condizioni.

Ai visitatori e agli spettatori (compresi eventuali giornalisti/addetti stampa o comunicazione) non è mai consentito rimanere da soli con bambini e ragazzi ed è sempre necessaria la presenza di un supervisore, salvo l’adulto coinvolto non sia un parente del minore.

La sicurezza e il benessere dei bambini non devono essere compromessi nei rapporti con soggetti esterni come visitatori o spettatori. Informazioni private come contatti o indirizzi dei minori non devono essere forniti a tali soggetti.

  • Materiale video/fotografico e sicurezza online

In caso di acquisizione di materiale fotografico o video che ritragga un minore è sempre necessario acquisire la relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter utilizzare tale materiale prodotto.

Qualora dovessero essere ricevuti via web materiali offensivi o messaggi inappropriati non richiesti. Il Responsabile per la tutela dei minori di riferimento deve segnalare l’accaduto per permettere l’eventuale risoluzione da parte degli esperti.

 

  • Collaborazioni, partnership, sponsorizzazioni

Viene posta grande attenzione alla tutela dei minori in tutte le relazioni che vengono  instaurate per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività, siano esse con associazioni, agenzie o aziende. Negli accordi stipulati devono essere inclusi riferimenti specifici alla tutela dei minori e alla relativa policy.

Qualora dovessero sorgere dei dubbi circa l’affidabilità di soggetti terzi coinvolti nell’attività per quanto riguarda la tutela dei minori, dovranno essere adottate tutte le misure necessarie ad accertare e risolvere eventuali problematiche anche di concerto con tali soggetti.

 

OBIETTIVO 3

  • Sensibilizzazione e formazione

Tutti coloro i quali sono impegnati nelle attività come operatori sportivi, siano essi collaboratori o membri dello staff, nonché famiglie, bambini e ragazzi devono essere informati circa i contenuti della policy e messi nelle condizioni di riconoscere e segnalare situazioni di abuso.

La ASD realizzerà e renderà fruibili contenuti formativi dedicati alla tutela dei minori (sia online che offline).

La ASD provvederà al continuo aggiornamento dei materiali e dei documenti disponibili per quanto riguarda la tutela dei minori attraverso modalità e strumenti differenti.

Parallelamente all’impegno della società nel fornire assistenza e formazione circa gli argomenti trattati nella policy, tutti gli adulti hanno il diritto e il dovere di richiedere chiarimenti, approfondimenti e consigli sugli argomenti trattati e sugli altri strumenti per la tutela dei minori. Il Responsabile per la Tutela dei Minori è il primo punto di contatto per tali richieste.

  • Valutazione dei rischi

La valutazione dei rischi è uno strumento importante per qualsiasi processo di tutela dei minori. L’importanza di tale strumento risiede nella sua capacità di porre le basi per tutte le azioni preventive volte ad assicurare che le attività possano svolgersi in sicurezza, identificando e minimizzando, attraverso azioni mirate, i possibili rischi e le possibili problematiche circa la tutela dei minori.

La   responsabilità    circa    la   valutazione   dei   rischi   spetta   al   soggetto   responsabile

dell’organizzazione e dello svolgimento dell’attività.

Le misure predisposte per la gestione dei rischi sono costantemente aggiornate, sia durante che al termine delle attività o degli eventi in modo tale che azioni intraprese e soluzioni individuate possano essere rese disponibili per attività o eventi futuri.

  • Creare un canale sicuro per le segnalazioni

Verrà stabilita e comunicata una procedura chiara ed accessibile per le segnalazioni di situazioni di pericolo o abuso da parte di tutti i soggetti coinvolti siano essi vittime, testimoni o soggetti venuti a conoscenza dei fatti.

Uno schema che illustri l’iter di gestione delle segnalazioni sarà illustrato a tutti i soggetti interessati. Il punto di riferimento per tutti i processi è sempre individuato nella figura del Responsabile per la Tutela dei Minori.

Lo schema che illustra l’iter di gestione, con le relative procedure e i soggetti incaricati sarà discusso con eventuali soggetti terzi per le quali possa configurarsi una possibile implicazione nella gestione delle segnalazioni (es. forze dell’ordine).

L’ASD Fitness 4 Revolution garantisce la totale riservatezza del processo e dei documenti ai quali dovesse avere accesso nel corso dell’espletamento delle procedure richieste.

Se i fatti portati a conoscenza attraverso le segnalazioni non vengono comprovati non è possibile intraprendere azioni sanzionatorie nei confronti del soggetto che ha effettuato la segnalazione rivelatasi infondata a meno non si configuri un comportamento in altro modo dannoso da parte di tale soggetto.

Tutti i documenti o gli atti acquisiti a seguito o contestualmente alla segnalazione devono essere conservati secondo la vigente normativa in materia e trattati con la massima discrezione da parte dei delegati incaricati.

Tutte le segnalazioni devono essere prese in carico, anche quelle anonime. È altresì necessario fornire adeguata risposta a tutti gli esposti secondo quanto stabilito nella policy.

 

OBIETTIVO 4

 

  • Segnalazioni e misure di follow-up

Tutte le segnalazioni, le indagini e la gestione delle problematiche relative alla tutela dei minori devono rispettare la vigente normativa in materia. Qualora venga presa in considerazione la possibilità di indirizzare il minore verso un soggetto esterno al fine di ottenere tutela e protezione, il quadro normativo e i prioritari interessi del minore devono sempre essere presi in considerazione.

Pertanto, possono essere coinvolte nell’iter di segnalazione e di supporto al minore soggetti

quali medici o psicologi il cui intervento deve essere comunque registrato.

I rinvii alle autorità locali per la protezione dei minori e alle forze dell’ordine devono essere presentati secondo le modalità e nelle forme previste.

 

OBIETTIVO 5

La responsabilità ultima per la tutela dei minori e per l’attuazione della policy resta in capo alla FSN e/o EPS a cui si è affiliati.

La presente policy per la tutela dei minori è un documento “vivo” e sarà riesaminato ed

eventualmente aggiornato periodicamente.

Periodicamente la FSN e/o l’EPS può chiedere una valutazione esterna circa l’attuazione

della policy e delle relative procedure.

 

DISPOSIZIONI FINALI

Questa policy viene adottata dalla ASD Fitness 4 revolution in data 01/10/2023 ed entra in vigore lo stesso giorno.

La ASD Fitness 4 Revolution potrà adottare linee guida o altri documenti ritenuti necessari per l’attuazione della presente policy.

 

Per domande relative a questa policy, si prega di contattare il responsabile via mail: info@crossfitsagittarius.com.